La nostra squadriglia, il sei di Aprile, ha compiuto la sua missione a San Pietro Magisano, alla scoperta del festival chiamato Luce Fest. Il nostro maestro di Specialità, Carmine, uno degli organizzatori, ci ha fatto scoprire questa interessante realtà, un festival dedicato alla Street Art, al quale hanno partecipato artisti di tutto il mondo, che hanno reso il paese un luogo pieno di colori.
Durante la prima edizione del Luce Fest, per attirare più artisti, è stato imbandito un contest, basato su quattro temi principali: cinematografia, legalità, gastronomia e fotografia.
Nelle opere di quella annata sono presenti tanti temi, tra i quali un omaggio alla scerrubetta, una specie di granita fatta con la neve e la frutta, e un quadro ispirato a il lavori cinematografici di Gianni Amelio, il quale ha anche vinto il contest.
Successivamente abbiamo ammirato tante altre opere durate la nostra passeggiata.
Un artista, dopo aver chiesto la storia della famiglia che abitava nella casa dove avrebbe dovuto realizzare il suo murale, nel 2022 rappresenta Giada, una ragazza nipote del vecchio signore della casa, mentre in mano tiene una vecchia foto di lei dieci anni prima con il nonno. Quest’opera è realizzata con la tecnica della scuola catalana, la quale è caratterizzata da uno stile che fa apparire le opere più sfocare a mano a mano che ci si avvicina.
Un’altra opera che abbiamo potuto ammirare è stata quella di Alice Catalano, prima donna della street art internazionale, inno alla libertà.
Di Bislak, invece abbiamo potuto ammirare due opere magnifiche. La prima, chiamata “Realtà non mi avrai mai”, rappresenta un piccolo omino stilizzato in fuga da altri omini, che rappresentano, appunto, la realtà; mentre l’altro, realizzato con una pittura speciale, Airlite, che è formata da componenti completamente naturali ed è capace di assorbire anidride carbonica e batteri, rappresenta un altro omino stilizzato che si nasconde dietro degli alberi perchè si vergogna di ciò che ha fatto l’umanità.
Un altro artista, Tony Gallo, con il suo modo di rappresentare persone attraverso animali, ha realizzato ben tre opere per il luce fest.
Un’altra opera molto interessante è quella della leggenda delle tre fate, racconto folkloristico che ci ha colpite molto, nonostante l’opera stessa fosse un po’ usurata. Essa narra di tre fate invisibili che vivevano in una fontana. Un giorno, qualcuno, per poterle vedere, vi aveva versato dentro dell’inchiostro. Quindi le fate, arrabbiate, erano scappate e avevano maledetto il paese.
L’artista Z3us, inoltre, ha realizzato un’opera in stile fantasy che rappresenta visivamente una figura femminile con delle corna affiancata da un’altra maschile di un ragazzo che evapora, su uno sfondo di angeli. Questo murale ha un significato allegorico di bene, male e tentazione.
Un’altra opera, invece, è un omaggio alla nostra regione da un’artista portoghese, rappresenta attraverso semplici forme e oggetti la Calabria, con simboli come un limone, un peperoncino o il sole.
La seconda opera in tutta la Calabria realizzata con la suddetta pittura Airlite si intitola invece “Cameretta di un’adolescente”, e raffigura oggetti o simboli che di solito sono presenti nelle vite, e nelle stanze, di ragazze adolescenti come noi.
Quella nella foto seguente, invece, è una scala dipinta dall’artista Massimo Sirelli con dei ragazzi di un Erasmus.
Nel paesino è presente un’intera piazza attorniata da opere a tema film fantasy, in particolare Harry Potter, il Signore degli Anelli, il Trono di Spade e i Pirati dei Caraibi.
La magica luce che filtrava un mattina tra due case ha ispirato l’opera che ha fatto fare il salto di qualità al Luce fest. Essa rappresenta una bambina ed è di Marco Caravallati. È al 74º posto in tutto il mondo dei murales.
Sulla parete di un’altra casa del pesino si trova, poi, una bellissima opera raffigurante un nonno con la sua nipotina circondati da un cuore arcobaleno, per dare emozione e calore.
L’opera Sotto il ponte del Diavolo raffigura una visione del mondo sotto effetto di sostanze stupefacenti.
Giunti quasi ala fine di questo viaggio intorno a San Pietro Magisano, un altro murale molto importante è quello dedicato a una ragazza del luogo, ormai deceduta, colpita da una malattia incurabile, che ha passato con gioia i suoi ultimi mesi proprio nel paesino.
Per ultimo, ma non per importanza, abbiamo il murales realizzato da Kobra, un artista importantissimo a livello internazionale, che per due anni successivi è stato invitato e non si è potuto presentare al Luce Fest, ma la terza volta, pagandosi aereo e alloggio dal solo, ha partecipato al festival realizzando, con l’aiuto del suo assistente, un magnifico murale raffigurante il grande tenore Pavarotti, insieme a degli uccellini.
A cura di
Zefira, vice caposquadriglia della Cavalli;
Giada, squadrigliera della Cavalli.
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