Reparto Ursa Maior – Un giorno in più del Covid !

Lo scorso 12 Gennaio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato la nascita di un nuovo virus, causa di infezioni polmonari che hanno colpito, dapprima, gli abitanti della città cinese di Wuhan.
Il Coronavirus si è diffuso molto in fretta, infettando migliaia di persone ogni giorno.
L’aumentare quotidiano dei contagi e dei decessi ha portato alla quarantena obbligatoria di tutti i cittadini italiani.
Di fatto, l’Italia si è trovata a dover affrontare necessarie restrizioni affinché l’ondata di contagio del virus potesse fermarsi: sono state chiuse scuole, servizi di ristorazione, negozi, centri sportivi e altre attività non indispensabili al cittadino.
Certamente il decreto non poteva non avere una ricaduta anche sui gruppi scout, impossibilitati a fare riunione in presenza.
Eppure, il “Catanzaro 4” si è impegnato perché le cose potessero funzionare nonostante la distanza.
Immediatamente, i capi hanno sollecitato i ragazzi a scaricare piattaforme che gli hanno permesso di poter continuare a svolgere le attività nonostante il distanziamento sociale.
Meet, Zoom, Skype, Hangout tra quelle più utilizzate.
Nonostante le limitazioni, il reparto “Ursa Major” ha quindi continuato a far riunione.
Ognuno dalla propria casa, davanti al proprio dispositivo, ogni sabato pomeriggio sono stati organizzati incontri per riflettere, progredire nel cammino scout senza tralasciare il divertimento, quasi fossimo tutti nella stessa stanza.
Le attività hanno certamente subito limitazioni: in presenza si sarebbero potute fare tante più cose ma la tecnologia ha aiutato a proseguire il percorso interrotto bruscamente i primi di marzo. Le squadriglie hanno organizzato momenti di tecnica, fede ed animazione.
Siamo stati guidati in un percorso attraverso tutto il periodo di quaresima, leggendo brani tratti dal vangelo secondo Giovanni. Inoltre, parecchie riunioni sono state dedicate ad un cammino a cura delle squadriglie riguardante la figura dei santi.
Abbiamo preparato momenti di tecnica che potessero essere abbastanza facili da seguire e da attuare: abbiamo costruito portachiavi, fatto origami, una candela, preparato un grembiule e cucinato un dolce in tazza. Servendoci solo di un calzino abbiamo anche realizzato delle mascherine dalle fantasie più bizzarre.
Abbiamo anche trovato il modo di divertirci fra di noi nonostante la distanza. Abbiamo dovuto mettere da parte i bans ed i giochi tradizionali; niente pinocchietto o palla scout. Al loro posto abbiamo trovato modi differenti di intrattenerci. Tutti giochi che, chiaramente, è stato possibile fare tramite videochiamata o chat come, ad esempio, un classicissimo “Indovina Chi”.
Inoltre, non è mancato il lavoro per la specialità che, quest’anno, ci è stato proposto in maniera particolare. I capi, infatti, hanno organizzato una vera e propria gara fra di noi, la “#specialitàchallenge”.
Ogni mercoledì, per tre settimane, dopo aver lavorato con i nostri maestri di specialità, venivano esposti sulla chat di gruppo su Whatsapp (creata appositamente per la tenerci in contatto) i lavori preparati. Questi venivano poi valutati secondo tre criteri stabiliti: puntualità, creatività e impegno.
Insomma, la quarantena non ci ha impedito di portare avanti le nostre attività apportando, però, alcune variazioni. Poter fare riunioni comunicando solo da dietro uno schermo è stato decisamente una nuova esperienza ma che, purtroppo, ci ha privati del clima accogliente della sede, del vederci di persona.
E, sicuramente, questo ci ha permesso di apprezzare maggiormente le piccole cose che eravamo abituati a fare, dare o ricevere nel quotidiano.
E dopo tre mesi di distanziamento, il Reparto Ursa Major ha finalmente potuto riunirsi al parco dell’Agraria, rispettando tutte le norme di sicurezza imposte. Una grande gioia ritrovarsi, condividere e tornare alle straordinaria normalità.

Di Giulia Lamanna – Sq. Cavalli